Riflessioni sul mondo "Star Deluxe".

[totino]

Per coloro che non lo conoscessero già sottopongo  alla lettura questo articolo redatto dall'Ufficio Stampa UBI Banca, mi sembra interessante....
Un cordiale saluto.

Ricordate il mitico Vespone della Piaggio? Bene, prendete il vecchio PX, metteteci addosso un abito giovane, magari di un color pastello scelto da un‚Äôampia gamma di colori sbarazzini e terribilmente alla moda, aggiungete un maquillage al passo coi tempi (per esempio, il faro alogeno, il freno a disco anteriore, il portapacchi posteriore di serie), adeguate gli scarichi alla normativa euro 3 e il mito rivive, di una fresca e piacevole attualit?†, nello Star Deluxe. Vale a dire, ¬´l‚Äôunico scooter fornito di targa in circolazione a 4 marce, e tanta qualità e convenienza¬ª, come dice Tommaso Valentino, uno dei protagonisti di questa operazione. Tommaso, con il papà Domenico, la sorella Vincenza e il cognato Giuseppe Papasorte, è infatti il partner italiano della LML Limited, nuovo nome della Lohia Machines Ltd, fino al 1999 costruttore indiano di scooter per conto della Piaggio.
Domenico e Tommaso Valentino
Titolari del Gruppo De Lucia Moto con sede a Montedecoro, frazione di Maddaloni, importante centro in provincia di Caserta, con riferimento allo Star Deluxe la famiglia Valentino è anzi praticamente diventata l‚Äôestensione italiana dell‚Äôindustria di ciclomotori di Kanpur ed il distributore in esclusiva dello scooter per tutta l‚ÄôEuropa. L‚Äôaccordo è stato messo a punto con l‚Äôinizio di quest‚Äôanno, a conclusione di una prima fortunata collaborazione di pochi mesi, durante i quali l‚Äôoperazione di ammodernamento e restyling del famoso ciclomotore è riuscita non soltanto a farsi notare ma anche ad apprezzare dal mercato, con 2mila veicoli comprati e venduti. Successo sottolineato anche dal favore con il quale il pubblico degli appassionati delle due ruote ha salutato, lo scorso novembre, il modello all‚Äôinterno della più importante rassegna italiana del settore, il Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo (Eicma di Milano). E che fa scommettere alla famiglia Valentino di vendere almeno 10mila pezzi quest‚Äôanno.
Una scommessa per la quale ci si sta preparando ormai da mesi a Montedecoro, in un‚Äôala della storica sede del Gruppo De Lucia - cui si richiama in maniera quasi predestinata peraltro il nome Deluxe - eletto non soltanto a centro operativo della partnership italo-indiana, ma soprattutto a centro stilistico. ?â qui, infatti, che si decidono gli accorgimenti tecnici, i colori e si aggiorna molta parte della componentistica, a cominciare dal faro e finire alla sella, che è stata - giusto per notare - dapprima ripensata nel materiale e nella ergonomia della seduta, quindi assegnata per la produzione alla Poliplast, un‚Äôazienda dell‚Äôarea industriale di Marcianise, sempre in provincia di Caserta. Il tutto, mentre il patriarca (si fa per dire, visto che Domenico è ancora lontano dal traguardo del mezzo secolo di vita), dopo aver attivato una rete di 300 concessionari in Italia, fa il giro dell‚ÄôEuropa per assicurare allo scooter l‚Äôorganizzazione di tanti piccoli distributori Oltralpe. Cos?¨, le prime bandierine sullo scacchiere sono state già fissate in Inghilterra, in Francia, in Spagna, in Germania e, a seguire, nell‚Äôarco di sei mesi, si pensa di stringere rapporti di distribuzione praticamente in tutta Europa. Obiettivo, dunque, che il Gruppo De Lucia Moto è sicuro di centrare sulla scorta di poche ma granitiche certezze. La Star De Luxe è un classico che si rinnova: nuova tecnologia antinquinamento, nuovi colori e dettagli, grande affidabilità (il telaio è totalmente in acciaio) e soprattutto economico nella gestione. Corredato di una garanzia di due anni, lo scooter assicura circa 35 chilometri di percorrenza con un litro di benzina e oltre ad essere alla portata di tutte le tasche (i prezzi variano dai 2.500 euro del modello 125 cc ai 2.650 euro del 150 cc), prevede una revisione al primo tagliando che non richiede più di cento euro.
Il Gruppo De Lucia Moto si innesta sull‚Äôesperienza dell‚Äôofficina e rivendita di moto da lavoro e agricole fondata negli anni Sessanta da Costantino De Lucia, nonno di Tommaso Valentino, quindi trasformata dal papà Domenico in rivendita plurimarche nel decennio successivo, per diventare, a metà degli anni Ottanta, concessionaria e distributore dei marchi Kawasaki, Aprilia, Honda, Suzuky e Moto Guzzi per vaste aree della Campania (Caserta e provincia, Napoli e Benevento). Il Gruppo, che conta complessivamente venti dipendenti diretti, due punti vendita (a Caserta e Maddaloni) con annesse officine e negozi di rivendita di pezzi di ricambio ed accessori, è articolato in tre societ?†: De Lucia Moto srl (marchi Aprilia, Moto Guzzi e Aixam) di cui è amministratore Domenico; Valentino Racing (marchio Honda) di cui è amministratore Vincenza e De Lucia Moto sas (marchio Kawasaki) affidata invece alle cure di Tommaso. Ma si tratta, a ben vedere, di una divisione di compiti solo formale, dal momento che la gestione aziendale è familiare (in questo un ruolo non marginale è sicuramente svolto anche dalla signora Annalisa attraverso la cui linea ereditaria si trasmette, evidentemente, la passione della famiglia per il mondo delle due ruote), cos?¨ come coralmente familiare è la tensione di questi giorni per questo ulteriore salto aziendale rappresentato dalla joint venture con il marchio di Kanpur e la creazione di LML Italia.
Certo, perno e motore dell‚Äôevoluzione aziendale del Gruppo De Lucia resta pur sempre Domenico Valentino, alle cui intuizioni si riconducono, evidentemente, le più significative scelte imprenditoriali. Come questa dell‚Äôaccordo con l‚Äôazienda indiana, per l‚Äôappunto, che è nella mente del capofamiglia dal 2002. Nata, peraltro, da incontro del tutto fortuito avvenuto - si pensi un po‚Äô - addirittura in Venezuela. Un‚Äôidea e una storia imprenditoriale che vale senz‚Äôaltro la pena di raccontare. Dunque, Mimmo - come tutti lo chiamano - è in gita in Venezuela, dove nella capitale, attratto dalla vetrina di un rivenditore di ciclomotori, s‚Äôimbatte per caso nel famoso scooter che la Piaggio ha smesso ormai di produrre. E qui, soprattutto, fa la conoscenza del responsabile commerciale per il Venezuela dello scooter prodotto a Kanpur, cui manifesta l‚Äôinteresse a vedere il prodotto anche in Italia. Dall‚Äôincontro con il manager ad un vero e proprio rapporto di amicizia stretto con Anurug Kumar Singhania, il presidente della fabbrica indiana, il passo è soltanto questione di tempo. Amicizia che viene rinforzata dallo scambio reciproco di visite di cortesia e la promessa, una volta risolta la problematica relativa all‚Äôomologazione relativa alla normativa Euro 3 delle emissioni di scarico, di affidare la commercializzazione dello scooter sul mercato italiano appunto al Gruppo De Lucia Moto. Promessa onorata l‚Äôanno scorso, a marzo, e sottolineata alla fine del 2008 con la vendita di ben 2000 pezzi della Star Deluxe. Il resto è storia di questi giorni. Il 5 gennaio a Montedecoro negli uffici del Gruppo De Lucia Moto nasce e si insedia LML Italia, affidato alla gestione del giovanissimo e brillante Tommaso.

[Utente cancellato]

Dov'è stato pubblicato questo articolo?

a famiglia Valentino è anzi praticamente diventata l‚Äôestensione italiana dell‚Äôindustria di ciclomotori di Kanpur ed il distributore in esclusiva dello scooter per tutta l‚ÄôEuropa.

Questa è una affermazione forte, direi quasi un'esclusiva sul nostro forum... 

Ne citeresti la fonte esatta di provenienza? Internet, stampa, tv, radio.......

[Marben]

Mah, sarù pure indelicato, ma la stampa più o meno locale è sempre lusinghiera nei confronti delle societ?†; al di là di qualche dettaglio "nuovo", la StreetBike - ora LML Italia, apprendo - non sta facendo molto per guadagnarsi credibilit?†.
Nessun intervento "esplicito" su questo sito da diversi mesi, nessuna promozione, nessuna nuova riguardo i piccoli problemi che tutti conosciamo (frecce anzitutto).

Grazie per la citazione di questi articoli, perù ora mi attendo da chi di dovere una presa di posizione vicina all'appassionato ed all'acquirente!

[Utente cancellato]

Ho trovato l'articolo di cui parla Totino su Costozero.it

e le parole di Marben

la stampa più o meno locale è sempre lusinghiera nei confronti delle societ?†

trovano conferma in quanto Costozero è un'Associazione degli Industriali della Provincia di Salerno.

[webspaghetti]

Ciao Totino e benvenuto su questo forum anche da parte mia  
Molto apprezzate e preziose le informazioni che hai condiviso, precise e dettagliate, certo se venissero  confermate direttamente dall'importatore ( o chi per lui) su questi stessi canali, acquisirebbero sicuramente un valore aggiunto.
Condivido appieno l'intervento di Marben,  se l'importatore prendesse spunto da utenti come te e "usasse" questo forum per divulgare informazioni cos?¨ rilevanti avrebbe solo che da guadagnarci in credibilit?†. La comunicazione migliore è quella che passa di bocca in bocca( il tam-tam come dici) , in questo caso particolare se il Primo Testimonial fosse proprio l'importatore, che comunica direttamente attraverso questo forum il messaggio che intende riferire all'intero pubblico di possibili acquirenti, sicuramente lo scetticismo e le rimostranze  che giustamente qualcuno mostra di fronte a notizie di questa portata verrebbero completamente superate, e la sua immagine aziendale ne uscirebbe notevolmente migliorata.
Senza contare che la stessa "immagine aziendale" che ora  intende proiettare a destra e manca, strapagando questa o quell'altra testata giornalistica per uno stralcio di articolo promozionale che a breve verrà archiviato e dimenticato,  verrebbe divulgata attraverso questo forum in maniera GRATUITA e PERENNE.
A questo punto voglio anche spendere due parole "buone" nei confronti dell'importatore. Encomiabile la sua iniziativa, eccellenti gli sforzi che vengono profusi dalla sua Azienda affinchè la star deluxe trovi la MERITATA collocazione nel mercato italiano ( rimasto ahimè orfano del vecchio PX), corraggiosissima la sfida lanciata... Fatto il primo passo ( non da tutti ) ora ci aspettiamo che l'intera vicenda non venga ricondotta alla sole cifre di mercato, ma che punti sulla QUALITA', la COSTANZA, l'IMPEGNO CONTINUATO NEL TEMPO!
Pare un comizio politico.... parole ... parole.... Per una volta vorrei che le parole fossero davvero fatti, mi auguro che l'importatore abbia le capacità di attuare anche questa grande trasformazione!

[lml]

Be la cosa assurda è che il forum viene riportato nella sezione streetbike, tanto da far pensare a chi entra le prime volte che sia parte della Streetbike, come in tanti hanno pensato inizialmente, almeno credo. Poi leggendo meglio si scopre invece che è un qualcosa di se stante e non è per niente condizionato dalla streetbike. Perù a parte un interesse iniziale la streetbike è scomparsa dal sito, dalle pubblicità da tutto, ma come ha detto la nostra cara Emilia,

Senza contare che la stessa "immagine aziendale" che ora  intende proiettare a destra e manca, strapagando questa o quell'altra testata giornalistica per uno stralcio di articolo promozionale che a breve verrà archiviato e dimenticato,  verrebbe divulgata attraverso questo forum in maniera GRATUITA e PERENNE.

vedete un po' voi.
Ciao Federico

[raffaele]

  secondo me è anche inutile parlarne. purtroppo la streetbike è l'unica fonte da cui un italiano puù acquistare una star. monopolio: è questo il fattore su cui l'importatore si culla.
ciao

[Marben]

La posizione monopolistica non è un porto sicuro per la Streetbike. Il prodotto va fa fatto conoscere e, soprattutto, va fatto apprezzare. Bisogna vincere certi diffusi scetticismi e dimostrare la bontà del mezzo.
Da questo punto di vista non si sta facendo molto, e non si puù vivere di rendita come faceva la Piaggio col PX (per nulla pubblicizzato, nemmeno indirettamente con apprezzabili migliorie o promozioni, e venduto a caro prezzo). La Star è venduta ad un prezzo ancora relativamente elevato (era decisamente più aggressivo il prezzo delle Euro 2), la rete di vendita non è conformata ai listini ufficiali (e quindi tanto il costo del mezzo, tanto quello dei tagliandi, ha cospicue variazioni, da concessionario e concessionario). A Malta la 125 si vende a 1200‚Ǩ. Ora, non si chiede tanto all'importatore, ma una simbolica riduzione del prezzo, ancor più in tempi "difficili" è un segno e come tale puù essere apprezzato dal pubblico.
Manca la comunicazione, come già detto, da parte dell'importatore; essendo una realtà piccola che vuole crescere... non ci siamo! Perchè non ti aspetti certo che la Piaggio intervenga nei forum Vespa, e siamo d'accordo. Ma ha ben altri mezzi. La StreetBike dovrebbe giocare un ruolo diverso nel rapportarsi con la clientela. Visione mia personale, intendiamoci.
Sento, inoltre, delle voci poco rassicuranti riguardo il discorso dei ricambi. Pare che non esista ancora un circuito organizzato per l'acquisto dei ricambi, o che perlomeno sia ad uno stadio decisamente primordiale (cartacei approssimativi). A questo si aggiunge un costo dei ricambi superiore a quello dei già salatissimi pezzi Piaggio. Argh! Cos?¨ mi ha detto Leopoldo, informandosi per l'acquisto di una pinza freno.
Insomma, credo che qualcosa si debba rivedere in tutto questo.
Allo stato attuale acquistare una Star è una scelta azzeccatissima, ma nella filosofia del "me la prendo e me la tengo, poi m'arrangio". Per fortuna i ricambi della Vespa si troveranno sempre con una certa facilità - penso - e quindi quasi tutti i pezzi della Star saranno disponibili a lungo. Ma questo prescinde dall'organizzazione dell'azienda importatrice e, anche, dalla garanzia ufficiale. I tagliandi costano cari: i cento euro prospettati nell'articolo di Totino non sono un dato positivo, alla luce dell'estrema semplicità di un intervento di manutenzione ordinaria sulla Star. Va a finire che fare i tagliandi puù non essere vantaggioso: costosi, ma che di fatto non offrono "garanzie". Penso ancora al problema della forcella di Federico lml, non coperta integralmente dalla garanzia. Non voglio contestare il verdetto di chi ha preso decisioni in merito, non avendo 'toccato con mano', ma non nascondo diverse perplessità in merito.
In definitiva, ma non voglio essere diseducativo, penso che coi soldi di due anni di tagliandi si possa far fronte a molti inconvenienti tecnici che statisticamente possono verificarsi. Ripeto, ognuno valuti personalmente il proprio vantaggio, queste sono osservazioni mie (opinabilissime), ma che pure ho fatto a suo tempo con la mia Bajaj (mai tagliandata: mi costù 890‚Ǩ nuova, il costo dei tagliandi sarebbe stato sproporzionato rispetto a quello di acquisto, fossero pure stati 50‚Ǩ ad ogni intervento).

[Marben]

Be la cosa assurda è che il forum viene riportato nella sezione streetbike, tanto da far pensare a chi entra le prime volte che sia parte della Streetbike, come in tanti hanno pensato inizialmente, almeno credo.

Gi?†, potrebbe apparire cos?¨, infatti la frase a piè di pagina precisa questo punto. E ancor di più è chiarificatrice la "linea editoriale" squisitamente libera di chi amministra il sito...