Gita MonteFaito

[mimesis81]

Salveragazzi,mi sono gia presentato altrove ma non ricordo dove.
Oggi vi racconto della mia gita sul Monte Faito...località a circa un'ora di distanza da dove abito io(Sorrento prov.Na).
era un caldo e afoso pomeriggio di inizio luglio...con il termometro che sfiorava i 34 gradi e la moglie che sfiorava l'uxoricidio contribuendo al mio benessere psicofisico, stirando davanti alla Tv in modo da avere due effetti in un solo gesto: aumentare il calore e il tasso di umidit?†, portandoli a livelli sub tropicali...e ostruendo la visuale al sottoscritto del programma preferito.
Appena la bimba si addormenta, mi sfiora un idea...perchè non andare un pù sul Faito a prendere un po di fresco?
neanche il tempo di mettere a fuoco questa idea che già stavo seduto sulla lml imprecando per lo sfregamento del malleolo contro la pedivella...ma tant'è...il  prezzo dell avventura.
La strada che da casa mia conduce al Monte Faito,si inerpica tra piccole frazioni che offrono al viaggiatore più sensibile un'atmosfera d'altri tempi...la fauna locale più pittoresca è costituita da quei tipi di età compresa tra i 20 e i 30 anni che si aggirano per le curve di queste strade con improbabili mezzi del tipo zip piaggio con marmitta camion Iveco, o Vespa 50 special con colorazione stile Hippie e rumore di turbocompressore industriale, ovviamente il tutto condito da abbigliamento tecnico atto all'ocasione, ovvero canottiera rigorosamente bianco sporco, che lascia intravedere collana d'oro da 68 carati e jeans strappato all'inverosimile che fa tanto route 66...
in una di queste frazioni, un locale al mio passaggio mi ha guardato con l'aria di chi era in dubbio tra l'andare a suonare l'all'arme e chiudersi in casa barricando le finestre, mi ha ricordato tanto le scene del lontano west, col tipo col sombrero seduto sotto il porticato.
cmq dopo un pù di curve inizia la strada provinciale che conduce al Faito, ed è tutto un susseguirsi di pieghe e contro pieghe (e l?¨ pensavo a mia moglie che stava a casa a stirare).
LA Star si è comportata degnamente, lasciandosi superare da tutti tranne che da una vecchia ape piaggio carica di legna fino all'inverosimile che invece del tipico rumore dell'ape, brontolava qualcosa del tipo " aiut, nun cia facc chiù, salvat'm, mannagg cc?†, e mannag ll?†". in salita ha dato ilmeglio di sè, quando per passare dai 30 ai 40 km orari, mi ha permesso di fare una telefonata interurbana, compilare una domanda di partecipazione ad un concorso, e vedere il sorgere e il tramonto del sole nello stesso posto...
Una volta arrivato a destinazione, ero incerto se contare i km percorsi o le vertebre mancanti, ma optando per la prima ho avuto la piu grande delusione della mia vita dopo aver scoperto che la laureaa non serve a nulla...il contakm segnava solamente più 18...e io che mi immaginavo già anziano seduto sotto un porticato (come quello del sombrero di cui sopra) a raccontare ai miei nipotini l'epica scalata del Faito con centinaia di km percorsi...! forse quando sul libretto di manutenzione della Star parlano di mezzo che ti porta ovunque...intendevano con la fantasia...ma la ricomprerei altre 1000 volte per quel suo modo di essere cos?¨ anticonformista e ironicamente vezzosa...quando passava una moto di grossa cilindrata lei sembrava cederle il passo come per dire...io sono superiore a te, non mi ci abbasso proprio a competere! Cmq dopo aver fatto la conta delle vertebre, e aver scoperto che l'agopuntura è una cosa per bambini rispetto al trattamento Star de luxe, (a causa del formicolio diffuso, si prova una leggerezza tale che sembra di essere una particella di sodio in una bottiglia di acqua lete), inizia la discesa...in cui scopro quanto è vero il secondo principio della fisica...che non mi rikordo esattamente cosa dicesse...ma il concetto era questo (mi sembra) : " non  rischiare in discesa se hai un mezzo che non frena ma rallenta solo". in quei momenti ho pensato a tutti i racconti di voi esperti che parlano di vento tra i capelli , senso di libert?†, stile di vita, orizzonti sconfinati, e vi confesso che (ovviamente a causa delle mie scarse doti di pilota) ho provato : moscerini e insetti vari tra i capelli, senso di rischio estremo sopratutto sui dossi, orizzonti sempre uguali (velocit?†max 40 km) e l'unico stile di vita che ho sentito di condividere è stato quello di dire ¬£ringraziamo Dio se arriviamo a casa sani e salvi".
Arrivato a destinazione per i primi 30 minuti ho camminato come quei cagnolini a corda che vibrano per spostarsi, per i secondi 30 minuti ho dovuto togliere i moscerini dagli occhi con carta vetrata e acido muriatico e per i successivi 30 minuti ho ringraziato mia moglie che mi aveva concesso solo un ora di libera uscita, anche questo è il miracolo della Star.!
Voto alla gita da uno a dieci: 10. Voto al paesaggio da uno a dieci: 10.Voto al mezzo da uno a dieci: 11. Voto a Sant'Antonio per la prossima uscita in Lml da uno a dieci:... 500!
arrivederci alla prossima.

[IlSanto]

Ho letto la tua avventura e ti faccio i miei complimenti per lo spirito di intraprendenza, voglia di libertà e fantasia... ma soprattutto per l'ironia! Mi sono sbellicato dalle risate! Bravo! 

[Utente cancellato]

Complimenti per la gita e il racconto, mi ha divertito molto. 

Eeeh... me le ricordo quelle strade.... mi sembra di ricordare anche i bifolchi che hai raccontato.... molti di essi venivano a scuola con me 

Si iniziano ad incontrare già da Moiano a salir su.... fino all'arrivo a Massaquano dove c'era una cane che ti aspettava seduto in piazzetta pronto a lanciarsi all'inseguimento...poco importa se eri in bici, in vespa, in auto o in camion....lui mirava alle ruote! E se ti fermavi le bucava! Peggio di Cujo!

[IlSanto]

Lo dico con la stessa enfasi del Geometra Calboni di fantozziana memoria: "E' un BEL forum!"