Terza tappa del Trofeo LML

[asky 1:43]

A dire il vero per me la tappa di Ottobiano nemmeno è iniziata....
Sabato, dopo appena due giri di libere decido di forzare. Ho capito subito le traiettorie della pista ed in sella mi ci sento bene. Ho una voglia matta di correre. Entro forte nella curva a destra di circa novanta gradi, che immette sul traguardo, il motore tocca per terra e.....BUM! Zuccata terribile! Mi ritrovo immobile sul prato, con dolori allucinanti che mi tolgono il fiato! Arrivano immediatamente i ragazzi dell'ambulanza e Fabrizio Sasso (responsabile commerciale della LML) a prestarmi soccorso. Riesco ad alzarmi e vado in ambulanza a piedi. Ho qualche dolore alla testa ed acciacchi vari ma, tutto sommato, mi sento molto bene. Esco con le mie gambe scherzando con tutti e me la vado a prendere con Giorgio Cantalupo, in quanto uno dei motivi per cui stavo forzando era quello di stargli attaccato il più possibile per imparare. Sia con Giorgio che con gli altri finisce tutto in una fragorosa risata. Ho voglia di rientrare subito in pista: magari noleggiando anche un kart la sera..... Dopo poco più di un'oretta inizio a sentirmi poco bene. Vado in albergo per cena e, mentre mangio, do di stomaco. Inizio ad avere dolori fortissimi al polso destro ed in altre parti del corpo. Vado a letto ma non chiudo occhio e passo la nottata in bianco. Ho dolori talmente forti da quasi non farcela ad alzarmi nemmeno per andare in bagno. Domenica mattina piove a dirotto. Monto le gomme rain e provo ad entrare in pista. Ho dolori lancinanti al polso: non riesco a frenare e dare gas. La ragione prende il sopravvento sul cuore. Decido di non rischiare di farmi ulteriormente male e di essere, nel contempo, un pericolo per gli altri. Per cui me ne torno a Roma. Nonostante, al momento, abbia moltissimi dolori, già penso alla prossima gara......
Da ultimo, ma non per importanza, voglio ringraziare sia tutti i ragazzi del Trofeo, con i quali ci si prende a sportellate in pista, ma si fa gruppo e ci si aiuta reciprocamente in tutti i momenti, sia i ragazzi della LML Italia che si comportano sempre in maniera egregia.

[gastaxxx]

...eeee le straccionate fan parte del pacchetto!
Piano piano ci si abitua, fin quando va bene con solo qualche acciacco meglio risalire in sella il prima possibile 

[Stefano]

Un salto in ospedale no, eh? 

[FRASCERI]

Si infatti, male alle ossa pazienza, ma se vomiti non è mai un buon segno.

[ciccio79]

Scusate ma io queste cose non le capisco priprio!!! 

Le gare e l'elaborazione estrema del mezzo...ma diamine parliamo di una Vespa!!!

Se voglio andare in pista o partecipare ad una gara mi iscrivo ad un campionato monomarca con mezzi idonei tipo Honda o Yamaha!!!

Io quando ero appassionato di velocità avevo una Aprilia Rs 125 abbastanza spinta con la quale giravo anke in pista, ma almeno era una moto nata per correre!!!

A me ste garette mi fanno morire dal ridere per la ridicolità estrema!!!

Almeno questo è il mio punto di vista... 

[IlSanto]

Da che mondo e mondo l'uomo corre con qualsiasi cosa sia dotata di propulsione, ancora meglio se questa è a motore. Si corre e si gareggia con qualsiasi cosa abbia un motore e le gare su pista di scooter sono sempre esistite, offrendo anche un altro campo in cui Vespa e Lambretta potevano rivaleggiare. Inoltre è da tenere conto che la preparazione di una Vespa affinché possa gareggiare su pista tiene conto delle specifiche strutturali e delle caratteristiche del mezzo stesso, non credo che in determinati ambiti le cose vengono fatte in maniera naive. Anche perché c'è di mezzo una ditta (Polini) che credo proprio che sappia il fatto suo. Su pista la guida è diversa a seconda che si tratti di uno scooter o di una moto, e su questo nessuno discute. Se si cade mentre si gareggia ci si fa male sia che siamo alla guida di una Vespa da pista che su di una Yamaha da pista... Magari le velocità più limitate della prima rispetto la seconda permette di farsi meno male. Poi c'è da tenere in considerazione che è questione di stomaco: io non avrei mai il coraggio di scendere su pista con nessun mezzo a due ruote, mentre mi sentirei più adatto con una automobile (sebbene non abbia mai provato), ma il fatto che io non scenderei mai in pista su di una Vespa da corsa non vuol dire che la cosa non possa essere fattibile, divertente e relativamente sicura per un altro. In fondo il bello del correre non è proprio guidare il mezzo al limite delle sue caratteristiche? Cadere e farsi male fa parte del gioco, e chi lo fa lo mette in conto, sperando che vada sempre tutto per il meglio.

E anche questo è solo e soltanto il mio punto di vista.

[paolo l]

Si infatti, male alle ossa pazienza, ma se vomiti non è mai un buon segno.

straquoto, devi farti assolutamente visitare un paio di radiografie sarebbero necessarie

potresti aver preso un bel colpo di frusta alla zona cervicale

[FRASCERI]

Scusate ma io queste cose non le capisco priprio!!! 

Le gare e l'elaborazione estrema del mezzo...ma diamine parliamo di una Vespa!!!

Se voglio andare in pista o partecipare ad una gara mi iscrivo ad un campionato monomarca con mezzi idonei tipo Honda o Yamaha!!!

Io quando ero appassionato di velocità avevo una Aprilia Rs 125 abbastanza spinta con la quale giravo anke in pista, ma almeno era una moto nata per correre!!!

A me ste garette mi fanno morire dal ridere per la ridicolità estrema!!!

Almeno questo è il mio punto di vista... 

Ma no dai, uno puo' anche andare col monopattino elettrico, la sfida è contro se stessi , la pista e il cronometro!
Io andavo in pista con lo zip sp, preparato neanche tanto, e nel kartodromo mi facevano girare nello stesso turno delle motard (!) però mi divertivo come un matto! E guarda che al 4° turno da 20 minuti ero cotto, anche i motorini sono impegnativi.

[Alexino]

Da che mondo e mondo l'uomo corre con qualsiasi cosa sia dotata di propulsione, ancora meglio se questa è a motore.

Straquoto, la competizione contro gli altri, il tempo o se stessi e provare ad arrivare al limite fa parte della natura umana, ciascuno di noi poi traferisce questo concetto al campo che ritiene più consono.