STARINSIEME 2022 - Badiaccia

[Stefano]

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Che bello leggere i tuoi racconti Ste, è uno dei momenti belli dello STARINSIEME.....

@Stefano Stefano non ti sto prendendo in giro.
Ma hai mai pensato seriamente di scrivere un libro?
Hai il dono, non tanto nella forma, che comunque e' fluida e godibile, quanto nella sostanza di far vivere a chi legge, le emozioni e le sensazioni come se avesse partecipato.
Sfrutta sta' dote, che e' notevole e non da tutti.

Grazie ragazzi.
Siete troppo buoni.

@skoppon France', scrivere è una fatica della quale faccio volentieri a meno 

[Stefano]

Domenica 26 giugno.
È la giornata clou del nostro incontro.
Ci sarà il giro del lago Trasimeno, con soste programmate per qualche foto e per il pranzo, al termine del quale alcuni ci saluteranno per tornare alle rispettive dimore.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Per questo motivo c’è sempre un po’ di magone. Ma la strada chiama e, nonostante il caldo davvero esagerato, ce la godiamo con tutte le sue curve, i suoi splendidi centri abitati e i suoi bellissimi paesaggi.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Noto che pian piano il gruppo entra in sintonia. Gli storici ed i nuovi hanno sul volto lo stesso sorriso, la stessa allegria. Solo per questo vale la pena vivere un evento del genere. Ma non ci accontentiamo dei soli sentimenti. Vogliamo godere anche per il gusto delle pietanze di questa terra. E nulla di meglio poteva capitarci che mangiare all’Umbricello del Coccio, il ristorante scelto per il pranzo. Un susseguirsi di portate tipiche umbre, con i sapori esclusivi di queste zone. E, bisogna dirlo, l’abbondanza nei piatti è direttamente proporzionale alla bontà: livelli altissimi.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Il tempo scorre piacevolmente tra chiacchiere e risate. Bisogna dire che anche questo è un aspetto particolare dei nostri Starinsieme. Si parla amabilmente un po’ di tutto, non solo di mezzi col cambio al manubrio. Questo fatto, se da un lato può disorientare coloro che pensano di trovarsi ad un classico raduno di Vespe/Star, dall’altro risulta essere un valore aggiunto, perché unisce persone che si ritrovano per il piacere di stare insieme gli uni con gli altri. Il focus è migrato dal mezzo di trasporto al partecipante. Non interessa con cosa sei arrivato allo Starinsieme, ma conta che tu sia presente. Salvo poi prendersi le giustissime prese in giro…

Ecco, voglio scriverlo qui… me lo aspettavo… il tiro mancino era nell’aria. Il Super Cub aveva attratto troppo l’attenzione e quindi, conoscendo la maggior parte dei soggetti, mi aspettavo lo scherzetto. A dir la verità temevo di peggio. Ho vividi i ricordi delle foto della Star di Aldo smembrata ed appesa agli alberi del Camping in quel di Viareggio. Invece i brutti soggetti intorno a me hanno soltanto nascosto il mio “Calimero, il motorino brutto e nero” dietro un tabellone su cui erano attaccati i manifesti dei deceduti e degli sposi del luogo, che, a voler essere dissacranti, potrebbero benissimo essere entrambi segno di disgrazia. 
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Finito il pranzo il gruppo si divide. I “Bolognesi”, in moto, tornano a casa. Danilo e Paolo, partono per avvicinarsi alle rispettive destinazioni. Io, Gianluca, Roberto, Antonio e Maurizio, proseguiamo il giro del lago per tornare in campeggio, dove riusciamo ad arrivare abbastanza presto per godere di un rinfrescante bagno in piscina.

L’atmosfera è cambiata, ovviamente. Ricorda quella che si vive nelle località di villeggiatura al finir dell’estate. Un misto di serenità e malinconia.

Dentro di me ho un contrasto di desideri: avrei voglia di partire subito, ma voglio anche godermi gli ultimi momenti insieme agli amici di questa comune avventura. A cena chiacchieriamo dello Starinsieme, tiriamo le somme di questi giorni, proponiamo eventuali migliorie. Poi andiamo in spiaggia, dove entro in modalità silenziosa, mentre ipotizzo strade per il ritorno. Continuo a pensare alla strada, al viaggio… non sento altro che questo desiderio immenso di partire.

Non sono neanche le 23 quando saluto tutti e vado nel bungalow, quasi con il desiderio di far arrivare prima il mattino per affrontare il tanto desiderato ritorno.

[Stefano]

Lunedì 27 giugno, ore 5 del mattino. Vago in giro per il campeggio, sveglio come un grillo, per cercare di far passare il tempo per salutare l’Umbria e tornare a casa.

Appena Gianluca si sveglia, carichiamo i nostri mezzi e andiamo a salutare Antonio, Roberto e Maurizio. Poi, finalmente, è il momento della strada: si parte.

L’ultima tappa di questi 4 giorni è quella che riesco a godermi di più. Mi sento rilassato vedendo i km scorrere senza freno sotto le ruote. Io faccio l’andatura. Mio fratello mi segue tranquillo. Decidiamo di seguire le orme di Danilo e Paolo, passando dal Passo dell’Abetone, e poi tornare a casa dopo aver toccato Reggio Emilia e Cremona.

Prima che il caldo ci colga, riusciamo a raggiungere e superare Arezzo. Breve colazione e poi percorriamo una strada provinciale piena di curve che ci porta fino a Figline Valdarno, dove prendiamo la strada regionale fino a Firenze. Ci perdiamo in città, dalla quale ne veniamo fuori dopo una mezz’ora abbondante, puntando Prato e Pistoia. Da qui verso San Michele Pistoiese e poi la strada statale 12 che ci porta sempre più in alto, fino al passo dell’Abetone.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Questo passo, per me, ha un significato particolare. Lo raggiunsi la prima volta una decina d’anni fa con mio fratello Alessandro. Lui era con una PX bianca. Io con la mia prima Star: una 150 2 tempi gialla. Mentre scatto la foto ricordo ho un flash, e rivivo in un’istante anche quel viaggio. I due momenti si confondono, passato e presente diventano un tutt’uno. Da questo vortice nasce l’idea per il futuro: la prossima volta, qui sull’Abetone, ci dobbiamo venire tutti e tre!

Ma è ora di lasciare le dimensioni temporali e tornare al presente.

Pranzo veloce e poi di nuovo in sella. Scendiamo verso Modena percorrendo una provinciale tutta curve, per poi tornare sulla statale più a valle. A Maranello, puntiamo Sassuolo e poi Reggio Emilia, dove siamo costretti a liberarci dalle giacche. Fa troppo caldo. Dopo esserci ricoperti di crema a protezione 50, ci dirigiamo verso Brescello, paese di Don Camillo e Peppone, dove scattiamo le immancabili foto ricordo.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Qui attraversiamo il Po e raggiungiamo Casalmaggiore e poi Cremona.
La strada diventa un noioso susseguirsi di rettilinei, che favorisce i pensieri.
[ Gli Ospiti non possono vedere gli allegati ]
Asfalto, rettilinei e pensieri ci accompagneranno fino a Bergamo, dove ci salutiamo.

Il momento più intimo, gli ultimi km in solitaria. Rivedo scorrere i 4 giorni passati, mentre un sorriso radioso mi illumina il viso. Provo un sentimento misto di felicità e malinconia. Il viaggio è finito. Ma sotto la cenere delle sue emozioni e dei suoi ricordi, arde ancora la brace che mi spinge voler ripartire, per tornare a sentirmi libero sulle strade del mondo.

[Kivax]

Ste, ma se riaccendi il giochino e te ne vieni con me?

[Stefano]

Fla, sono un po' fuori mano in questo momento